Il tartufo Uncinato di Fragno

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Tipologia: TARTUFO AUTUNNALE
Nome volgare: TARTUFO UNCINATO
Nome botanico: TUBER AESTIVUM forma UNCINATUM CHATIN

Tutela: Legge Nazionale n° 162 del 17/5/91. Iscritto all’Albo Regionale dei Prodotti Tipici Tradizionali, individuato dal Marchio registrato “Tartufo Uncinato di Fragno” regolamentato dal Disciplinare di Raccolta e Commercializzazione del “Tartufo Uncinato di Fragno” del Consorzio Qualità Tipica Val Baganza. Sebbene sia ecologicamente ben differenziato, geneticamente appartiene alla specie Tuber Aestivum; questa specie è in corso di revisione legislativa e presenterà due forme ai fini della tracciabilità:
– “Tuber aestivum, forma aestivum Vitt.”, con nome volgare “Tartufo Nero estivo”
– “Tuber aestivum, forma uncinatum Chatin”, con nome volgare “Tartufo uncinato”.
In linea con questa nuova visione, il Marchio di qualità “Tartufo uncinato di Fragno” sostituisce la precedente denominazione “Tartufo Nero di Fragno”.

Caratteristiche: di forma e grandezza varia, di ottima consistenza, qualità ed eccellente profumo. Così lo descrive la Legge 162/91:
‘Ha peridio o scorza verrucosa di colore nero, con verruche poco sviluppate, e gleba o polpa di colore nocciola scuro al cioccolato, con numerose venature ramificate chiare. Ha spore ellittiche, con reticolo ben pronunciato, ampiamente alveolate riunite in asco in numero fino a cinque, che presentano papille lunghe e ricurve ad uncino. Emana un profumo gradevole. Matura da settembre a dicembre.’ L’Uncinatum proveniente dalla zona classica è contraddistinto dal marchio ‘Tartufo Uncinato di Fragno’, disciplinato dal Consorzio Q.T. Val Baganza e adottato dalle Associazioni di raccoglitori consorziate.

Zona fisica di produzione: conformazioni a Flysh di M. Caio, M. Sporno, M. Bosso, M. Cassio, crinali Val Baganza-Val Parma e Val Baganza-Val Taro.

Ecologia: Il Tuber Uncinatum Chatin denota singolari caratteristiche ecologiche afferenti proprio a specificità geologiche, naturalistiche e climatiche. In particolare, l’approfondito studio condotto in proposito ha individuato sostanziali differenze già nell’analisi chimica fra l’Uncinatum presente in loco e quello diffuso in altri contesti. Il Nero di Fragno possiede inoltre un’elevata adattabilità ecologica, pur all’interno di un selettivo nucleo di essenze -carpino nero, roverella, nocciolo- la cui contestuale presenza ‘marca’ ecologicamente le tartufaie.